Neanche il tempo di pensare allo Spezia che la Salernitana deve già pensare a come sostituire Ribéry, infortunatosi alla caviglia nel corso dell'allenamento di lunedì. Una mazzata, non c'è che dire. Per qualità e carisma, il francese ha rappresentato l'arma in più in queste ultime giornate di campionato. E la sua assenza peserà, molto, anche perché  l'organico a disposizione di Castori non è che attualmente abbondi in qualità. Ma ormai di mercato se ne potrà parlare solo a partire da gennaio con l'auspicio che la nuova società abbia tempo, risorse e soprattutto, ancora speranze concrete di salvezza. Tanto vale concentrarsi sul presente, e sul prezioso lavoro che Castori sta attuando dopo la batosta di Torino. Difatti, dopo la scoppola dell'Olimpico, si è vista una Salernitana diversa, più aggressiva e brava nel pressare alto. E seppur la stessa ha dovuto registrare due (ingiuste) sconfitte contro Atalanta e Sassuolo, le sensazioni emerse all'esito dei match sono state decisamente positive. La vittoria contro il Genoa ha rappresentato un sollievo; finalmente si è rotto il ghiaccio il massima serie conquistando i tre punti in palio, e meritandolo anche.  
Urge, però, continuità e l'occasione si chiama Spezia, avversario in crisi di risultati ma scomodo e storicamente avaro di soddisfazioni per i granata. Serve continuità, appunto, che non può prescindere dal ritorno ad uno standard accettabile nella prestazione da parte di Simy, l'acquisto potenzialmente più costoso nella storia della Salernitana. C'è poco da fare, la salvezza passa per i suoi gol. O quest'ultimo ritorna ad essere il cecchino di Crotone oppure sarà molto difficile per il trainer di Tolentino giungere al mercato di riparazione con ancora concrete speranze di salvezza. Servono le marcature di Simy ma anche una variazione nel gioco affinché le sue caratteristiche tecniche vengano valorizzate. In Calabria, ad esempio, l'attaccante nigeriano veniva costantemente rifornito in area da Messias e Ounas, viceversa in questo primo scorcio di stagione rare sono state le occasioni in cui ha  potuto affacciarsi nei pressi della porta avversaria. Certo, assai grave l'errore di Sassuolo, e poi? 
In buona sostanza, dunque, ai progressi di Simy, che ci attendiamo già a La Spezia, non può che seguire uno spartito tattico leggermente differente, che gli consenta di restare maggiormente in area di rigore. Chissà, magari rifornito proprio Bonazzoli, per tecnica il calciatore che più si avvicina a Ribery. D'altronde, un elemento della sua qualità, in questa squadra, non può restare in naftalina a lungo. Spezia avvisato.

A cura di Armando Iannece

Sezione: Editoriale / Data: Mer 13 ottobre 2021 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
vedi letture
Print