Ci lasciamo alle spalle un fine settimana da "incubo" per la Salernitana che ha mostrato al Del Duca di Ascoli grandi pecche e soprattutto poca forza di reazione se non dopo i tre ceffoni presi da un Ascoli che, francamente, era di molto inferiore alla squadra granata almeno sulla carta. Quello che sconcerta nella prestazione di Di Tacchio e compagni è stata l'approssimazione che hanno avuto alla gara. Non era giustificabile soprattutto dopo quella partita orgogliosa disputata contro la Juve Stabia in inferiorità numerica per tutto l'incontro e portata a termine con saggezza e anche con un pizzico di fortuna  che molte volte è bene accetto. Nelle marche gara diametralmente opposta, primo tempo da incubo, due gol sul groppone poi triplicati ad inizio ripresa.

Insomma quasi una disfatta mitigata, però, dalla reazione anche di nervi di una squadra che psicologicamente si è rialzata, ha approfittato anche del calo fisico dei padroni di casa, ha cercato anche quello insperato pareggio che pure poteva arrivare sul bel tiro di Di Tacchio in pieno recupero. Tutto ciò non ha soddisfatto Ventura. Come era logico che fosse anche se alcune scelte del tecnico sono opinabili. Non ci permettiamo di essere tecnici o suggerire qualcosa. Ma l'impiego di Cerci a gara in corso, poi sostituito a sua volta nel finale di gara, è stato ancora una volta un bluff, nel senso che l'ex toro ha dimostrato che questa non è assolutamente l'annata buona per lui. Per non parlare di Giannetti che era arrivato in ritiro a San Gregorio Magno come un bomber pronto a rilanciarsi in una piazza importante come Salerno ma è finito anche lui nel mirino della critica.

Scusanti per Ventura? Qualcuno certamente perchè avere fuori squadra ben cinque elementi per squalifica non ha certamente avuto l'effetto sperato. Ora si dovrà cambiare ed anche in fretta. L'uscita per ora dalla zona play off è un campanello d'allarme che dovrà essere preso in considerazione. Mancano ancora cinque gare al termine, 15 punti nel piatto, partite che, onestamente, sono difficili rispetto alle cinque disputate dopo la ripresa del campionato. Si inizierà con il Cittadella che fuori casa è un osso duro per tutti. Si continuerà a Crotone contro una squadra candidata al secondo posto per la serie A senza i play off. E saranno queste due partite, prima delle ultime tre, che potranno dirci chiaramente se questa Salernitana, salva da
qualche settimana, potrà riaffacciarsi alla griglia play off per rimanerci. Altrimenti sarà un altro anno fallimentare per tutti.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 12 luglio 2020 alle 17:49
Autore: Enzo Sica
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