Il primo mattone è stato messo ma per dare seguito alla costruzione bisognerà continuare ad insistere su questa strada. La metafora calza a pennello per questa Salernitana che con il pareggio, inseguito e meritato contro il Verona, si è  innanzitutto scrollato di dosso paure ed ansie che dopo quattro giornate di campionato potevano rappresentare quasi una spada di Damocle per il futuro. Certo la convincente prova contro l'Atalanta, tre giorni prima di incontrare gli scaligeri avevano in un certo qual modo anche autorizzato i più a credere in quella che poteva essere, ma non è stata la prima vittoria in campionato. Si sa bene, però, che il massimo campionato di calcio ti punisce nel momento in cui pensi di avere quel qualcosa in più rispetto all'avversario che incontri. E dunque gli scaligeri, che crediamo faranno parte del novero di squadre di seconda fascia, come la Salernitana e molte altre, hanno trovato terreno fertile nei primi minuti di gara per poi quasi crollare di fronte alla squadra di Castori che non si è mai arresa e sostenuta dal meraviglioso tifo dell'Arechi ha recuperato il doppio svantaggio. Miracoli del calcio? No. Direi voglia di dimostrare di avere nel dna quello spirito giusto per non soccombere di fronte ad avversari forse tecnicamente più bravi.La squadra è viva, pronta ad affrontare i futuri impegni  con la voglia matta di regalare qualcosa di importante alla sua tifoseria. Anche l'ingresso in campo dal primo minuto di gioco di Ribery contro il Verona è un altro segnale lanciato da Castori che non va sottovalutato.

Il campione francese con il suo carisma ed anche la voglia di trascinare i suoi compagni di squadra è un esempio di attaccamento ai colori granata. Ed il pubblico salernitano lo ha capito, incoraggiandolo, facendogli capire che si debba remare tutti nella stessa, medesima direzione. Dunque quello che arriverà fin dalla prossima trasferta di domenica a Sassuolo,squadra questa non facile da affrontare, dovrà giocoforza essere un altro segnale da tenere bene in mente anche per il prossimo mese di ottobre quando ci potrebbero essere alcune gare abbordabili contro squadre, come dicevamo, di seconda fascia non sottovalutando, però, che quelle insidie delle quali dicevamo all'inizio possono esserci dietro ogni angolo. Castori e Fabiani fanno bene il loro lavoro nei rispettivi ruoli che ricoprono. Dunque grande attenzione ma anche consapevolezza che anche dalla trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo di Dionisi potrebbe arrivare quel secondo mattoncino utile che vorrebbe dire tanto anche per esorcizzare il momento no delle due precedenti trasferte contro Bologna e Torino che abbiamo lasciato alle spalle, è vero, ma anche subendo sette gol che sono tanti ed anche inaccettabili per una difesa che dovrà essere certamente più ermetica.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 25 settembre 2021 alle 00:00
Autore: Enzo Sica
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