Settimo risultato utile di fila, Salernitana capace di tener testa a Milan, Inter e Bologna, di dare tre gol al Monza e di restare imbattuta per la quarta trasferta consecutiva dopo il segno X a Marassi, San Siro e al Picco. Considerando che siamo in serie A e che la continuità è fondamentale, possiamo dire che c'è da essere soddisfatti. Certo, 6 vittorie su 30 partite sono poche rispetto al valore della rosa e agli investimenti fatti dalla proprietà, ma 18 risultati positivi significa quasi un girone da imbattuti e con un margine di sette punti sulla zona retrocessione. In pratica, oggi, la Salernitana ha un punto in meno di quella che si è salvata miracolosamente il 22 maggio con altre 8 gare da disputare, assolutamente possibile eguagliare il record di 38 punti stabilito nel 1999, quando la grande rimonta targata Oddo non fu sufficente ad evitare la retrocessione. Guai a dimenticare da dov'è partito questo percorso, nella precedente stagione si perdeva a Torino 4-0 schierando una formazione non adatta alla categoria e che fu presa a pallonate per quasi tutto il match. Oggi, invece, la crescita è evidente e basteranno 5-6 punti per garantirsi la seconda, storica salvezza di fila. Un plauso anche ai tifosi che, in uno stadio ostico per tutti, hanno trascinato la Salernitana incidendo sul risultato finale. Erano in 2000, cantavano come fossero il triplo e già immaginiamo lo spettacolo che saprà offrire l'Arechi sabato prossimo. Con sei giorni ancora a disposizione è stata già toccata quota 15mila, la speranza è che possa esserci la caccia al biglietto per consentire alla Salernitana di vincere e andare a Napoli senza patemi d'animo e, chissà, con la voglia di mettere lo sgambetto a un'altra grande che, ieri, nella sua versione peggiore non ha battuto un modesto Verona rischiando addirittura di perderla.

Vogliamo soffermarci ora su Kastanos, incisivo l'anno scorso per la miracolosa salvezza (gol a Verona, rigore procurato col Cagliari) e accantonato inspiegabilmente da Nicola anche quando c'era una situazione d'emergenza. Oggi ha dato una grande risposta da esterno meritando i complimenti pubblici di un allenatore che capisce di calcio e che sta recuperando mentalmente giocatori che, con la precedente guida tecnica, erano in affanno e demotivati. Pirola, Vilhena, Daniliuc, Bradaric, ora Kastanos. Si sbloccassero "i pistoleri" si potrebbe parlare davvero di un capolavoro da parte dell'allenatore. L'unica nota stonata è questa alternanza tra un tempo buono e un altro negativo. In casa si va meglio nella ripresa, in trasferta l'approccio è ottimo ma non si riesce a chiudere la pratica. Certo, i legni hanno impedito ai granata di chiudere sullo 0-2 sia oggi, sia al Picco, ma sotto questo aspetto il conto è pari e anche alla Salernitana la dea bendata sta dando un contributo notevole. Ora, senza se e senza ma, battere il Sassuolo per archiviare la pratica e per programmare il futuro. Magari con un Mazzocchi in più nel motore. Chiosa su Juric che, a fine gara, ha parlato di dominio e di Salernitana "massacrata". Un'analisi forse troppo di parte, visto che la prima mezz'ora è stata a senso unico e che, all'83', Kastanos ha avuto la chance per il raddoppio. Ogni tanto ci vorrebbe maggiore considerazione di un avversario che sta diventando osso durissimo per tutti.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 17 aprile 2023 alle 00:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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