Benvenuti al nono appuntamento de “Le Meteore dell’Ippocampo”, nuova rubrica di TuttoSalernitana.com che ha lo scopo di approfondire le carriere dei tanti giocatori che hanno avuto una fugace apparizione durante la loro esperienza alla Salernitana. Come nono calciatore la scelta è ricaduta su un attaccante che, giunto a Salerno nell’estate del 2008 nella stagione di Serie B, non è riuscito a lasciare il segno durante le sue 3 apparizioni con la casacca granata e che, in seguito, si rivelerà come una delle meteore più clamorose della storia granata, ossia Kingsley Ebere Umunegbu. Nato a Zaria, città settentrionale della Nigeria a 228km da Lagos, Kingsley muove i primi passi nel Rocky FC di Okota-Isolo e nell’Olympique Marseille Youth di Ladipo Market per poi trasferirsi giovanissimi in Italia, dove la Caritas di Padova lo aiuta e lo integra nella US Arcella in seconda categoria. Dotato di un “buon fiuto” del gol, viene chiamato tra le fila del Chievo Verona quando, nel 2006, dopo pochi mesi con i clivensi vien adocchiato dal Milan che lo aggrega alla sua giovanile. Dopo l’esperienza agli Allievi ed alla Primavera esordisce con al squadra maggiore il 20 Dicembre 2007 nella partita di Coppa Italia persa con il Catania 1-2, subentrando nel secondo tempo a William-Fils Aubameyang . Anno importante in quanto Kingsley veste anche la maglia della sua Nazionale U-20, mancando in seguito l’African Youth Championship in Egitto a causa di un infortunio. Nel 2008/09 viene mandato in prestito alla Salernitana in Serie B, squadra per la quale giocherà soltanto in tre occasioni ( in Coppa Italia contro il Sassuolo, esordio, e in campionato contro Cittadella e Triestina). Date le sue prestazioni molto deludenti e la difficoltà dimostrata sotto porta, se ne va da Salerno per andare in prestito al Portogruaro Summaga in Lega Pro, refertando 4 presenze e nessuna rete. Nei successivi due anni viene mandato nuovamente in prestito, dapprima al Varese in Lega Pro (dove siglerà la prima rete, ma contro la Cremonese in un incontro del Campionato Berretti) ed in seguito al Renate in Lega Pro II Divisione, dove in 14 presenze non segnerà alcun gol. Nel 2011/12 si accasa al Chiasso, allora militante nella seconda serie svizzera, dove non scenderà in campo nemmeno una volta.  Nel Gennaio dello stesso anno viene clamorosamente riaggregato al Milan, ma in seguito si scoprirà che la società rossonera aveva optato questa opzione al fine di colmare il secondo box da extracomunitario, per poi avere più libertà nel mercato estivo. Difatti a Milano Kingsley non scende nemmeno una volta in campo con la squadra maggiore, riaggregandosi alla Primavera con  la quale giocherà tre volte e troverà il primo gol “semi-professionista” contro l’Hellas Verona nel match del 24 Marzo 2013 (risultato di 1-6 per il Milan). Arrivata l’estate si svincola dal Milan e viene acquistato dal Bologna, ma clamorosamente anche i felsinei hanno impostato lo stesso giochetto del Milan, prendendo Umunegbu al fine di ottenere un altro extracomunitario, il difensore serbo Uroš Radaković del Novi Sad. Svincolatosi per l’ennesima volta si accasa in Belgio al Royal Francs Borains, compagine cadetta della Proximus League, dove in 26 presenze tra campionato e Beker van Belgie, la Coppa di Belgio, siglerà le sue prime ed uniche reti da professionista, la prima contro il Visè il 13 Gennaio 2013 (vittoria per 1-2 della compagine del nigeriano) e la seconda contro il Dessel Sport il 21 Aprile (risultato 1-1). Terminata la stagione Umunegbu rimane svincolato e, stando a ricerche approfondite e alle informazioni di autorevoli siti del settore, africani ed europei, lo è tuttora, lasciando dunque un’aura di mistero attorno alla sua figura in quanto lasciare il calcio giocato a 23 anni è cosa rara. Unica traccia un account Twitter, dove nell'ultimo tweet (ed unico del suo profilo) invita le compagini calcistiche a contattarlo e quindi ingaggiarlo, non sapendo assolutametne se questo suo metodo abbia avuto successo o meno. Tuttavia, che stia giocando in Nigeria o in qualche altra compagine non rilevata da alcun sito, di certo non si può definire una perdita incommensurabile per il mondo calcistico in quanto capace, in 8 anni di gioco europeo, di trovare la rete in sole 4 occasioni(due delle quali contro compagini giovanili, le restanti solo tre anni fa in Serie B belga). 

Sezione: L'Approfondimento / Data: Mar 17 maggio 2016 alle 21:00
Autore: Luigi Pepe
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