La stagione della Salernitana è appena iniziata e, puntuale, come un orologio svizzero, è arrivato il primo “corto circuito”. Corsi e ricorsi storici, “tilt” che ciclicamente si ripetono in pubblica piazza. Le bacchettate all’area tecnica sul mancato impiego dei calciatori in lista di sbarco da tre mesi, con un campionato alle porte ed un mercato da completare, lasciano i tifosi perplessi e attoniti. Oggi, alla luce di quanto già accaduto in passato, non è possibile trovare alcuna giustificazione ad un modus operandi che fino ad ora ha portato ad una serie di disastri.

Non è possibile credere che prima dell’inizio della stagione non sia stata concordata tra società e area tecnica una gestione degli esuberi, che non sia stata organizzata una strategia che prevedesse di impiegarli o meno prima di una loro eventuale cessione. E’ evidente che l’invasione di campo del presidente Milan e dell’ad Pagano, sollecitati dal patron Iervolino, adesso, finisca per incidere sulle scelte tecniche dell’allenatore in vista dell’avvio del campionato, con il mercato aperto, ed apre anche una riflessione sull’opportunità di utilizzare giocatori con la valigia pronta già da un bel po’ di tempo. Il rischio è di cominciare come un anno fa, quando la Salernitana si presentò in campo con calciatori (da Dia, a Bradaric, passando per Daniliuc e Mamadou Coulibaly), poi ceduti il giorno dopo.

L’invasione di campo della società, inoltre, non tiene conto anche del lavoro che evidentemente mister Raffaele sta portando avanti in questo momento sul gruppo che deve trovare equilibri e fiducia ed al quale spetterà il compito di lottare per l’intero campionato. E se la strategia della società è quella effettivamente di concedersi il lusso di trattenere giocatori da A e B per disputare la serie C, allora, probabilmente sarebbe stato il caso di comunicarlo all’area tecnica prima e non dopo la partita. Nota a margine.

I sedici acquisti, pardon, ingaggi, sventolati rappresentavano il minimo sindacale dal momento che la Salernitana, dopo la retrocessione, non aveva un parco giocatori. E comunque in discussione non c’è sicuramente la qualità del mercato o l’eliminazione dalla Coppa Italia della C, ma i tilt gestionali, che in passato hanno generato solo orrori e disastri.

Sezione: News / Data: Ven 22 agosto 2025 alle 18:30 / Fonte: liratv
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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