Prime parole da svincolato. Dopo l’intervista rilasciata a pochi giorni dalla retrocessione in serie C, l’ex ds Marco Valentini torna a parlare. E lo fa ai microfoni di Sportitalia, al termine del suo contratto scaduto con il club, e non rinnovato. La rabbia per un finale beffardo, e bruciante non si placa. Di seguito le principali dichiarazioni.

“Spero che le mie parole possano servire da monito. E’ stata una brutta parentesi di finale di campionato, dentro e fuori dal campo. L’annata della Salernitana va analizzata dall’estate scorsa, io non c’ero, e il risultato finale è figlio anche di quello. La proprietà voleva uscire e vendere in tutti i modi, sono state ritardate tutte le scelte. Io sono stato chiamato a Natale con una squadra ultima in classifica, dal 2 gennaio al 13 maggio, con un mercato a zero, con prestiti e abbastanza in economia, in 17 partite questa squadra ha avuto un rendimento quasi da playoff con quasi 24 punti, ma non è bastato perché partivamo dall’ultimo posto, la rincorsa era lunga. 

“Aggiungo una cosa. Siamo stati fermi 41 giorni, gestirli è stato nuovo e difficile. Tenere sul pezzo un gruppo ha bloccato la nostra ascesa, nelle ultime 7 avevamo fatto 5 vittorie. Non deve succedere, anche quello che è successo prima, questo campionato di regolare non ha nulla negli ultimi 4 mesi. Il Brescia doveva essere penalizzato prima, ha affrontato quattro mesi con una classifica falsata, senza contare la giornata spostata all’ultimo dopo la morte del Papa, andava slittato tutto il prosieguo del campionato. Noi abbiamo fatto due trasferte di fila, e il Cittadella avrebbe avuto due giocatori titolari squalificati contro di noi, invece le assenze le ha avute con la Reggiana.

L’ordine delle partite ha inciso, idem quella del Sassuolo con il Frosinone, se fosse stata alla quintultima e non all’ultima sfido chiunque a dire che sarebbe finita alla stessa maniera, e noi non ci siamo salvati direttamente per un punto. Accettiamo il playout, ma tutto ciò che è successo non lo auguro a nessuno e spero che le mie parole servano affinché non succeda di nuovo.  

Sul playout con la Samp: “Vien da pensare male, tra procuratori, direttori sportivi, giornalisti, ho ricevuto almeno 100 telefonate, sono tutti d’accordo che sia uno scandalo, ma pubblicamente non lo dice nessuno. Tutti lo pensano, ma finché non capita sulla propria pelle fanno tutti finta di niente. Il playout non è un playoff, chi perde un playoff non va in A, andare in C è drammatico, si perdono posti di lavoro, persone che vengono mandate via perché le società devono ridurre su tanti aspetti. Chi arbitra deve essere ineccepibile, perfetto, ci sono tantissimi interessi in ballo.

L’arbitro non è stato perfetto, ma soprattutto non è stato aiutato dal Var, il rigore su Soriano come se nulla fosse successo, poi sul gol nostro annullato e quello della Samp. Meulensteen a fine partita si è detto convinto che sarebbe stato annullato per il tocco di mano. Il problema di ordine pubblico è stato annunciato dal Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, un mese prima. Noi dovevamo giocare con il Frosinone, si è creato un clima particolare, aveva sottolineato i rischi”. 

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 04 luglio 2025 alle 09:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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