A pochi giorni da Cremonese-Salernitana, ultimo capitolo della Serie A 22-23, il centrocampista grigiorosso Pablo Galdames è intervenuto in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni riprese da TMW:

Parlaci della tua stagione: iniziata a Genova, poi a Cremona dove sei diventato titolare fisso
"Sì, all'inizio con il Genoa non ho giocato tanto e ho avuto un problema al ginocchio che mi ha lasciato fuori un mese e mezzo. A Genova c'era un centrocampo competitivo con Sturaro, Frendrup, Strootman ecc. Il mister in quel momento preferiva altri, io lavoravo per sfruttare le mie occasioni. L'ultimo giorno di mercato è arrivata questa occasione e non ci ho pensato due volte, volevo raggiungere la salvezza e trovare minuti e personalmente parte di questo obiettivo è stato raggiunto"

Qual è il ruolo in cui ti trovi meglio? Ballardini ti vede bene sulla trequarti.
"Da piccolo giocavo mediano, in squadre che fanno tanto possesso palla. Poi il mister mi ha messo in questa posizione in cui ho più libertà e mi fa fare il lavoro di centrocampo anche se più in alto, io penso di avere corsa e faccio tutto quello che serve per aiutare la squadra, in ogni posizione in cui devo giocare"

Dopo due anni di calcio italiano che giudizio dai ai nostri campionati? Ti senti pronto per stare in A?
"Penso di aver dimostrato che ci posso giocare, magari poi ci sono i gusti degli allenatori e dei tifosi ma penso di aver mostrato che è un campionato che posso fare. Heinze mi ha aiutato tanto quando ero in Argentina, là a differenza del calcio italiano c'è meno intensità e meno tattica. In Italia quando giochi contro le big trovi giocatori di primissimo livello ed è una delle differenze più grandi"

Come ti trovi con la squadra?
"Mi trovo bene, io sono uno molto socievole e mi metto sempre a disposizione del gruppo le mie qualità sia tecniche che sociali, che giochi o meno. Provo ad essere sempre positivo perché penso che quando la squadra sta bene è più facile arrivare all'obiettivo. Dopo i sei mesi che abbiamo passato insieme posso dire che abbiamo fatto bene e sbagliato solo 2-3 partite in cui stavamo vincendo e abbiamo pareggiato, impedendoci di lottare fino alla fine. Il gruppo è sano e lavora tanto e sono contento"

Che impatto hai avuto con Cremona e la Cremonese?
"La città è più tranquilla a differenza di Genova, ma l'affetto della gente nei confronti dei calciatori c'è e si sente. In strada hanno sempre belle parole per te, incoraggiamenti, e credo che siano tifosi molto fedeli. Per noi avere questa fiducia aiuta perchè sai che quando combatti in campo e dai tutto per la maglia che indossi loro ti supportano"

Che emozione hai provato al primo gol in Serie A contro la Lazio?
"Sono molto contento per questo traguardo, lo cercavo da tanto e non arrivava. Quando Valeri è entrato in area volevo controllare e calciare, poi me l'ha lasciata vicino alla porta piano e ho deciso di calciare forte. Per fortuna l'hanno deviata ed è entrata (ride, ndr)"

Ti piacerebbe restare a Cremona anche l'anno prossimo?
"Sono molto contento qua con la mia famiglia. Non so cosa succederà con me, ho ancora un anno di contratto con il Genoa e non so se vorranno contare su di me l'anno prossimo. Aspetto di giocare l'ultima partita e vedere se mi chiamerà il Cile, poi a giugno scoprirò il mio futuro. Qui a Cremona sono molto contento, ma per ora so che devo rientrare al Genoa"

Sabato c'è l'ultima sfida con la Salernitana, in casa. Che obiettivo avete per questa gara?
"Io sono molto competitivo e voglio vincere anche in allenamento, voglio sempre vincere. Speriamo di fare una bella prestazione e giocare da squadra, dando una soddisfazione alla gente di Cremona"

In Cile ti hanno esaltato dopo il gol alla Lazio.
"Sì, è normale che quando fai cose belle lo scrivono tutti. Preferivo che la gente mi avesse scritto quando le cose andavano male, ho ricevuto tanti messaggi ed è normale, ma io conto su chi è con me nei momenti difficili"

A che punto è il ricambio generazionale del Cile?
"Stiamo avendo un cambio generazionale che è stato difficile perché abbiamo avuto tanti giocatori di grande qualità come Aranguiz, Sanchez, Vidal e per noi è stato un po' difficile perché non eravamo al loro livello. Quando andavo in Nazionale con loro per me era come giocare con i campioni del Mondo, ora che sono più grande penso di dover prendere quella responsabilità e credere di poter essere da Nazionale. Devono fare così anche i giovani, in modo da far bene nelle qualificazioni e in Copa America"

Sezione: L'avversario / Data: Mer 31 maggio 2023 alle 13:30
Autore: Lorenzo Portanova
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