Riprendiamo l’articolo dal blog di Paolo Ziliani sulle presunte manovre in atto per salvare la Sampdoria.

È possibile fare un po’ di chiarezza su quel che sta accadendo nel campionato di Serie B?

"Certo. Il torneo, per quanto riguarda la stagione regolare, si è chiuso martedì 13 e ha emesso questi verdetti: Sassuolo e Pisa promossi in Serie A, Cosenza, Cittadella e Sampdoria retrocessi in Serie C. È poi iniziata la fase dei playoff e dei playout per decidere la terza promossa in A e la quarta retrocessa in C. Per quanto riguarda il playout, avrebbero dovuto sfidarsi il Frosinone quintultimo e la Salernitana quartultima.

Avrebbero. Invece?

"Invece domenica 18, alla vigilia del match d’andata da giocare a Salerno, la FIGC ha comunicato la sospensione – e quindi l’annullamento – del playout. Motivo: la Procura federale, informata dalla Covisoc che a sua volta era stata informata dalla Agenzia delle Entrate su alcune irregolarità amministrative contestate al Brescia, ha deciso di deferire il club lombardo per ritardati e/o mancati pagamenti di natura fiscale. Poichè l’infrazione contestata al Brescia comporterebbe, in caso di accertata colpevolezza, una penalizzazione di 4 punti che lo manderebbe al terzultimo posto, quindi in C, lasciando la Sampdoria quartultima a giocarsi il playout con la Salernitana quintultima, la FIGC ha deciso del tutto arbitrariamente che lo spareggio Frosinone-Salernitana non doveva essere giocato.

Poteva fare diversamente?

"Poteva e doveva. Innanzitutto perchè nessuno può dire oggi se il Brescia sarà ritenuto colpevole o innocente. Due estati fa al Lecco neo promosso era stata negata l’iscrizione alla B per alcuni ritardi burocratici; ma il club dimostrò che quei ritardi erano dovuti non a sue manchevolezze, ma a manchevolezze della stessa FIGC e quindi ottenne l’iscrizione.

Detto questo, quel che sta accadendo al Brescia nulla centra col playout Frosinone-Salernitana fatto saltare. Il playout doveva essere giocato. Se poi il Brescia fosse stato ritenuto colpevole e penalizzato di 4 punti, la perdente tra Frosinone e Salernitana sarebbe semplicemente stata ripescata riammessa in B al suo posto: e tutto sarebbe finito lì. Stagione finita, giocatori in vacanza e tutti pronti per ricominciare ad agosto.

Invece?

Invece la FIGC ha giocato sporco. Nell’evidente intento di ridare una chance di salvezza alla Sampdoria, il club più blasonato della categoria che già due estati fa, sull’orlo del fallimento, venne tenuto in vita e ammesso alla B tra l’incredulità generale con modalità spericolate che ancora oggi gridano vendetta, la Federazione ha disposto l’annullamento di Frosinone-Salernitana e ha deciso di attendere la definizione del procedimento aperto a carico del Brescia prima di decidere quali squadre avrebbero dato vita al nuovo playout salvezza.

Perchè?

È molto semplice. Se il Brescia verrà mandato in C, la composizione del playout verrà decisa non dalla classifica di fine campionato – come doveva accadere e come già era stato ufficialmente comunicato -, ma dalla classifica riscritta ad arte, post mortem del Brescia, quella che salva il Frosinone e manda a spareggiare Salernitana e Sampdoria. Ed è qui che la FIGC ha commesso in tutta evidenza un comportamento illecito ai danni della
Salernitana. E forse anche dello stesso Brescia.

Un comportamento illecito?

"Sì: l’annullamento del playout Frosinone-Salernitana. Perchè se fosse stato disputato, come previsto e prescritto, la Salernitana avrebbe anche potuto perderlo e finire in Serie C; ma in caso di eventuale, successiva condanna del Brescia avrebbe riottenuto al 100% il suo posto in B. Era insomma in una botte di ferro. In questo modo invece, con un nuovo playout da decidersi solo a processo-Brescia celebrato, in caso di condanna del club lombardo la salvezza per la Salernitana sarebbe ancora tutta da conquistare: dovrebbe sfidare infatti nel nuovo playout, quello messo a punto nottetempo in laboratorio, la Sampdoria: e perdendo finrebbe in C a vantaggio dei blucerchiati.

In quanto al Brescia, non è certo colpa sua se la Covisoc ha impiegato mesi per avere dall’Agenzia delle Entrate una risposta che avrebbe richiesto 5 minuti di tempo, il tempo di un controllo telematico. Vedere messa in discussione la propria classifica a campionato ufficialmente concluso è un fatto che non dipende da colpe o ostruzionismi del club di Cellino, ma alle solite lacune del goffo e inadeguato ordinamento sportivo federale. Se è
vero che il versamento del Brescia oggetto di contestazione risale al 17 febbraio e la Covisoc ha impiegato tre mesi per appurare se fosse regolare o meno, la colpa delle lungaggini è solo e unicamente dell’ordinamento sportivo. Ma c’è dell’altro rispetto al danno fatto dalla FIGC alla Salernitana.

Ossia?

"Non tutti lo sanno ma playoff e playout devono tassativamente concludersi entro l’1 giugno: all’indomani i calciatori devono infatti rispondere alla chiamata delle proprie nazionali. Per fare un esempio, dal 4 all’8 giugno sono in programma le partite della Final Four di Nations League: ma tutte le nazionali hanno i loro impegni.

Ebbene, l’annullamento del playout Frosinone-Salernitana fa sì che il nuovo playout deciso dal Palazzo sarà giocato, giocoforza, solo dopo la conclusione dell’Appello nel processo al Brescia; considerati i tempi tecnici, non prima del 6-7 giugno. Questo significa che la Salernitana non potrà disporre di Simy, nazionale nigeriano, e ancora di Lochoshvili (Georgia), Stojanovic (Slovenia), Hrustic (Australia), Bronn (Tunisia), Christensen
(Danimarca), per non parlare degli under 21 Wlodarczik (Polonia), Adelaide (Francia) e Tongya (Italia). Anche la Sampdoria perderebbe ovviamente qualche suo giocatore: ma a qualcuno tutto ciò sembra regolare?

Gli eventuali ricorsi poi non sarebbero finiti.

Ci sarebbero ancora il Collegio di Garanzia, poi il TAR e il Consiglio di Stato. E tutto ciò avrebbe l’effetto di sconvolgere e paralizzare l’estate del calcio, un fatto che Gravina e Abodi dicono da sempre di volere a tutti i costi evitare, facendo slittare la partenza del campionato di B di almeno un mese; col rischio che i contenziosi legali costringano la FIGC, pur di far partire il torneo, ad ampliare il format a 21 o 22 squadre come capitò nell’estate 2004 a seguito del “caso Catania”, schierando al via tutti i club oggi in discussione, Frosinone, Brescia, Salernitana e – ça va sans dire – Sampdoria.

Sezione: News / Data: Gio 22 maggio 2025 alle 15:30 / Fonte: pianetagenoa
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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