A livello nazionale si sta facendo un gran parlare di una delle tante situazioni scandalose che riguarda il calcio italiano. Ormai il quadro è chiaro ed è evidente che, per tutta una serie di motivi, la presenza della Sampdoria in serie C creerebbe problematiche non di poco conto. Di stranezze ce ne sono tante: la tempistica, la scelta del presidente della Lega B di agire senza un'assemblea, la Sampdoria che continuava ad allenarsi pur in un clima tesissimo, uno stop per una irregolarità presunta e ad oggi soltanto teorica. 

Un altro aspetto che non va sottovalutato è quello che riguarda le "decisioni immediatamente esecutive". In pratica, dopo l'audizione di domani (alla quale Cellino ha deciso di non prendere parte), ci saranno pochi giorni di tempo per emettere la sentenza e la Lega B, in accordo con la FIGC, ha inteso chiarire che sarà fissata subito la data degli spareggi qualora fosse confermata la condanna. In questo scenario ci sono due cose che non si possono fare.

Anzitutto ogni società ha diritto a difendersi dopo una penalizzazione, ragion per cui far disputare i playout sembra soltanto un modo per affrettare i tempi e consentire alla Sampdoria di scendere in campo. Organizzare i playout senza una sentenza definitiva sarebbe un caso praticamente unico in Europa. E poi c'è il solito discorso sul quale, a livello nazionale, si batte incomprensibilmente troppo poco: non si possono stravolgere le classifiche con le stagioni ancora in corso e con i playoff che scaturiscono da una graduatoria cristallizzata e che proseguono regolarmente. Altro caso senza precedenti.

La Salernitana ha capito il gioco, dopodomani alzerà la voce nell'assemblea di Lega, ha deciso di rivolgersi al CONI e al Tribunale Federale impugnando la decisione e manifestando sconcerto per decisioni che vanno oltre la logica e le normative. Ormai è chiaro a tutti quale sia l'intendimento finale, al punto che parte della tifoseria granata è pronta a disertare i playout "perchè se hanno deciso di farci retrocedere per salvare la Sampdoria sappiano che non ci prestiamo al loro gioco. Ma a Salerno sarà un inferno". Insomma, anche sotto il profilo dell'ordine pubblico la tensione è alle stelle.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 21 maggio 2025 alle 12:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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