Dopo un ampio turnover è necessario trovare un undici quasi fisso che poi può variare in corso d'opera in base all'evoluzione della gara. L'ossatura di base tutto sommato c'è già: Donnarumma è la garanzia tra i pali, Golemic è quel difensore al quale Raffaele non ha mai rinunciato e che, pur non al top, si è fatto apprezzare per aver dato massima disponibilità. Villa a sinistra è un fattore: fatta eccezione per il match d'esordio col Siracusa, il pendolino granata ha preso attivamente parte ad almeno un gol nelle sei sfide successive. Nessuno come lui in tutta la Lega Pro. Capomaggio è l'altra certezza in mediana, con Tascone che sta ritrovando una condizione fisica accettabile e che è cresciuto nelle ultime due gare. In avanti la coppia meglio assortita sembra quella composta da Inglese e Ferraris.

Il capitano, se non costretto ad uno sfiancante lavoro a tutto campo, è quel bomber che può capitalizzare al massimo il piacevole gioco corale che la Salernitana sa esprimere. Ferraris, invece, ha corsa, personalità, talento, imprevedibilità e vede la porta come pochi altri in terza serie. Ferrari, pur autore di due reti, appare al momento lontano dalla forma migliore e a Casarano ha fallito almeno un paio di occasioni importanti per portare in vantaggio i granata. Il dubbio riguarda la difesa. Anastasio non sta convincendo, nè come quinto nè come braccetto. Frascatore, però, è in difficoltà e potrebbe partire dalla panchina. Per la terza maglia sarà ballottaggio Coppolaro-Matino, con il primo favorito pur con una serie di errori sulle spalle che hanno macchiato il suo avvio di stagione.

 E' abbastanza evidente che, oltre a Bruzzaniti in attacco, la Salernitana a gennaio abbia bisogno di colmare la lacuna prendendo un difensore rapido, d'esperienza, in grado di alzare l'asticella di un reparto che forse non ha le caratteristiche che richiede il gioco di Raffaele e che, dopo due mesi e mezzo di lavoro, non può più avere l'alibi della condizione fisica deficitaria. In attesa di Cabianca e Liguori (tempi non brevissimi, si attendono aggiornamenti ufficiali a breve soprattutto sull'attaccante), la Bersagliera sa anche di poter attingere dalla panchina. Spesso, infatti, sono stati i subentrati a dare un contributo importante, come Knezovic col Sorrento o Quirini domenica scorsa.

Proprio Quirini potrebbe essere finalmente dirottato a destra, nel suo ruolo naturale, evitando esperimenti che hanno una logica dal punto di vista tattico (soprattutto con una mediana lenta e numericamente scarna), ma che depotenziano un calciatore di prospettiva sul quale Faggiano ha scommesso al punto da prelevarlo a titolo definitivo. Anche Achik e Varone hanno una voglia matta di dare il proprio contributo, gente che ha fame di calcio e che si esalta a cospetto di una platea di prestigio come quella dell'Arechi

Sezione: News / Data: Mer 01 ottobre 2025 alle 17:30 / Fonte: La Città
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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