Si sta facendo un gran parlare in questi giorni della questione legata agli abbonamenti. I 2700 tifosi che hanno sottoscritto il carnet a scatola chiusa per amore della Salernitana, infatti, aspettano una mossa ufficiale e concreta della proprietà per capire se recupereranno parte dei soldi spesi in estate o dovranno rassegnarsi a restare a casa senza rimborsi di alcun genere. "Non vogliamo la restituzione di nulla, è un gesto simbolico nei confronti della società che sta perdendo soldi ogni giorno" ha detto il presidente del Centro di Coordinamento Riccardo Santoro, posizione assunta anche dai gruppi affiliati della provincia. Volendo analizzare la situazione dal punto di vista normativo, ogni tifoso in possesso di abbonamento ha firmato un vero e proprio regolamento che, leggiamo testualmente, "non prevede rimborso da parte della società per cause non dipendenti dalla propria volontà che comportino la chiusura del settore o dell'intero impianto sportivo". Tradotto: Lotito e Mezzaroma non sono obbligati a restituire nulla perchè l'Arechi è chiuso a causa di una pandemia. Le possibilità sono tre: l'intervento del Governo e l'annesso stanziamento di fondi (ma la spesa sarebbe ingente), riaprire gli stadi solo per gli abbonati suddividendoli nei vari settori (ma come si fa con realtà che vantano 30mila abbonati? Del resto il no di Spadafora è storia recente), arginare le norme e ripagare la fiducia della gente con un voucher che consenta di spendere quanto perso in uno store ufficiale. Risulta impossibile applicare la politica degli scontri per il prossimo campionato che, salvo colpi di scena, partirà a porte chiuse e proseguirà su questa linea per l'intero girone d'andata se dovesse esserci una seconda ondata di contagi. Un caos totale, dunque. A breve la proprietà potrebbe emettere un comunicato utile a fare il punto della situazione.

Sezione: News / Data: Lun 27 luglio 2020 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print