E' sicuramente bello registrare 13mila spettatori in media per le partite casalinghe e quasi 3000 per la prima trasferta aperta al pubblico. La coreografia inscenata nel derby con la Casertana sta facendo ancora il giro d'Europa e Salerno, sotto quest'aspetto, si conferma veramente la migliore in Italia. E sono importanti anche queste iniziative per avvicinare i giovani alla squadra, come accaduto ieri pomeriggio.

Tuttavia questo clima da "Scurdammc o passat" fa passare sotto traccia gli errori della società e una serie di cose avrebbero meritato una presa di posizione diversa, a prescindere dai risultati. Si è passati repentinamente dalla contestazione a prescindere anche quando si vincevano 4 campionati in 9 anni (tra teorie di galleggiamento e attacchi a dirigenti che hanno fatto un miracolo sportivo) a una memoria corta indotta anche da parte dell'opinione pubblica che dipinge una realtà diversa ormai da mesi pur di accaparrarsi l'esclusiva o il like sui social. "La Salernitana ha una nuova proprietà" ed "è colpa di Paulo Sousa", per non dimenticare. Gente che ha già fatto danni inenarrabili e che veniva elogiata mentre chi, 2 anni fa, faceva suonare il campanello d'allarme doveva andare a mare

C'è chi invece proprio non riesce a tornare allo stadio (e non è una questione di categoria) e che ritiene che nemmeno andare in A cancellerà le promesse non mantenute, il no al dialogo con la piazza, i 40 euro in curva per i bambini in A le mancate scuse dopo le retrocessioni, le favolette sui progetti triennali, il dover risparmiare su Njoh per prendere un Primavera del Sassuolo,, la proposta di organizzare convegni con personaggi che attaccavano Salerno, la difesa poco efficace della Salernitana da una delle più grandi ingiustizie della storia, ben inteso che la società avesse più responsabilità di Gravina visto che lì in fondo non dovevamo nemmeno trovarci e che quella rosa era davvero di una modestia unica per la categoria.

Sosteniamo la maglia e andiamo tutti allo stadio, ma la vera vittoria sarebbe spingere la società già da oggi a garantire investimenti concreti dopo sessioni di mercato basate sul "prima cedere" che hanno comportato questo disastro sportivo senza precedenti nella storia del calcio salernitano. O davvero pensate che il problema è la posizione di Ferraris o la squalifica di Capomaggio?

Nel frattempo sarebbe minimo sindacale riportarla dove è stata presa, ereditandola dalla miglior società di sempre. E vorremmo avere la stessa fiducia di chi dice "a gennaio con 2-3 innesti andiamo in B". Ma dov'eravate quando, a -2 dalla salvezza in A, ci propinarono Weismann, Pasalidis, Pellegrino e Vignato con la complicità di Sabatini che bocciò Inzaghi per ingaggiare Liverani? O quando si esultava per la firma di Girelli, Guasone e Caligara? Diano un segnale, concreto e senza chiacchiere. Ci sarebbe un principio di accordo per prendere a titolo definitivo Ferraris, uno dei giovani più promettenti d'Italia. Cosa sta aspettando chi immaginava il tandem Cavani-Mertens in attacco perdendo per 400mila euro Iannoni, il miglior prodotto del "vivaio dal quale ripartire"?

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 06 novembre 2025 alle 14:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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