A Salerno ha lasciato un pezzo di cuore, lui che arrivò giovanissimo su indicazione del tandem Mariotto-Susini e che seppe ritagliarsi uno spazio importante in quella Salernitana che, un anno dopo, vinse il campionato di C1. Gol, assist, sgroppate sulla fascia, poi il fallaccio di Sacilotto e una serie di infortuni che frenarono il suo percorso di crescita. Tuttavia Andrea Nalini fu decisivo anche in B nella volata salvezza, prima di un addio tra mille polemiche e con la società dei romani che non la prese benissimo. "Lo abbiamo sostenuto quando è stato mesi fuori per infortunio, ci voleva un po' di riconoscenza. Non c'è stato proprio spazio per una trattativa, aveva già dato parola al Crotone" disse Marco Mezzaroma. Di questo, e di tanto altro, ha parlato il doppio ex alla nostra redazione:

Salernitana in campo conoscendo già i risultati delle dirette concorrenti, Crotone reduce da tre sconfitte di fila. Per chi scotterà di più il pallone?

"E' una bella sfida, tra due squadre ambiziose. Sulla carta credo che la Salernitana sia più pronta, lo dice la classifica. Il Crotone, però, non verrà certo all'Arechi per recitare il ruolo di vittima sacrificale. Affrontare la capolista dà sempre stimoli importanti, ma occhio al dodicesimo uomo che fa sempre la differenza".

Vede analogie tra questa Salernitana e quella che vinse il campionato nel 2014-15?

"C'è qualche similitudine. Vedo una bella ossatura, con calciatori che in questa categoria possono fare la differenza. Non vedo un reparto debole, secondo me la Salernitana ha davvero un'ottima rosa".

Menichini allenatore pratico e concreto, Raffaele punta sul gioco. Da che parte sta?

"Ogni tecnico ha le proprie idee. Menichini improntava molto il lavoro sulla fase difensiva, sapendo che con Negro, Mendicino, Calil e Gabionetta prima o poi il gol lo facevano. Quando c'è solidità è più facile raggiungere il risultato. La Salernitana attuale non ha mai fatto una vittoria netta, forse i sostituti non sono allo stesso livello dei titolari e questo pesa perchè la panchina lunga fa la differenza".

Ricordi più belli e ricordi più brutti a Salerno?

"La vittoria del campionato è un qualcosa che non si dimentica, con quel pubblico avevamo una spinta incredibile anche in trasferta e questo non capita in nessuna piazza d'Italia. Il ricordo più brutto è ovviamente l'infortunio. Sono stato lontano dai campi per tanti mesi e non si riusciva a capire cosa avessi. Con una struttura migliore forse avrei potuto ambire a una carriera ancora più importante".

Il suo addio scatenò polemiche, Mezzaroma non fu tenerissimo nei suoi confronti...

"Sono arrivato tardi nel calcio che conta e avevo pochi treni a disposizione per calcare il palcoscenico della serie A. Così decisi di accettare la proposta del Crotone, ma a Salerno sarei rimasto tutta la vita".

Nel 2014-15 segnaste l'80% dei gol sotto la curva. Quanto incide?

"Tantissimo. La Sud garantisce quella spinta in più che fa la differenza. Ho vissuto sulla mia pelle cosa significhi scendere in campo con l'appoggio del dodicesimo uomo. E anche in trasferta avevamo la sensazione di essere all'Arechi".

Un ricordo della sua esperienza a Crotone...

"La salvezza fu un qualcosa di straordinario. Girone d'andata disastroso, con pochissimi punti e tante sconfitte. Nessuno avrebbe scommesso su di noi, invece fummo protagonisti di una cavalcata incredibile".

Qual è il suo pronostico?

"Ho il cuore diviso a metà, la Salernitana è leggermente favorita perchè gioca in casa e ha dalla sua parte la spinta del pubblico. Ma occhio alla voglia di riscatto del Crotone, la curva ha contestato dopo la gara con il Trapani e i giocatori scenderanno in campo col coltello tra i denti".

Chi vince il girone C?

"E' molto livellato, ci sono squadre di medio-bassa classifica che riescono a fare punti contro le big.  Ogni domenica ci sono risultati a sorpresa. Occorrerà continuità, anche il punto può fare la differenza".

Cosa fa oggi Nalini?

"Ho cambiato completamente lavoro e, la sera, mi alleno e gioco in Promozione. Per motivi familiari ho preferito avvicinarmi a casa per godermi gli affetti più cari. Mi piacerebbe in futuro allenare i giovani".

Sezione: News / Data: Mer 05 novembre 2025 alle 20:30 / Fonte: La Città
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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