Sulla carta l'obiettivo era portare la Salernitana in Europa per la prima volta nella sua storia. Nei fatti, invece, c'è stata una retrocessione clamorosa a suon di record negativi e si sta preparando la prossima stagione in un clima di totale incertezza.

L'amministratore delegato Maurizio Milan aveva chiesto ai tifosi e agli organi di informazione di non parlare di ridimensionamento, ma la situazione è del tutto caotica e si rischia davvero di lottare per evitare il doppio salto all'indietro. Al primo agosto e a due settimane circa dall'esordio in campionato, questa Salernitana è una squadra senza nè capo, nè coda.

Un proprietario a caccia di acquirenti per passare la mano, un presidente dimissionario, un vice presidente che non è mai stato al fianco dei calciatori e dell'allenatore a Rivisondoli, un gruppo di atleti che lavora col cellulare in tasca in attesa di conoscere la futura destinazione, un uomo di calcio come Colantuono che doveva fungere da direttore tecnico e che si ritrova da settimane in attesa di indicazioni e chiarimenti, un direttore sportivo che chiude trattative ma deve imbattersi in una serie di paletti che lo stanno fortemente condizionando.

Ad oggi Petrachi ha potuto chiudere soltanto operazioni "minori", con gente sicuramente di prospettiva, ma arrivata dalle categorie inferiori o molto giovane per una piazza passionale e ricca di pressioni come quella granata. Il diktat non cambia: cedere prima di acquistare, con un elenco assai lungo di partenti e il rischio concreto di ritrovarsi in coppa con lo Spezia con una formazione tutt'altro che competitiva.

Sezione: News / Data: Gio 01 agosto 2024 alle 15:30 / Fonte: Luca Esposito per TMW
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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