Cristiano Lucarelli, ex allenatore del Catania, ha condiviso le sue riflessioni sul momento attuale della Salernitana durante un'intervista concessa a Ottochannel. L'allenatore toscano ha elogiato il lavoro svolto dalla società granata. Ha sottolineato come, nonostante due retrocessioni, il club sia riuscito a rimanere solido, testimoniando la forza della sua presidenza.

"Per simpatia ho seguito sempre la Salernitana anche negli anni passati. Una società che resta in piedi nonostante certi errori è sinonimo di grande determinazione. Qualsiasi altro club sarebbe potuto fallire dopo due retrocessioni, e Salerno ha già vissuto una pagina così dolorosa. Ora è fondamentale continuare a focalizzarsi su questo campionato. Bisogna essere consapevoli che in tutte e 38 le partite ci saranno avversari che daranno il massimo contro la Salernitana, con calciatori pronti a fare prestazioni eccezionali in uno stadio come l’Arechi. Se il club saprà mantenere la stessa motivazione delle squadre rivali, allora potrà emergere per la qualità del suo valore. Fino a poco tempo fa si giocava a San Siro o dell’Olimpico, la squadra ha dimostrato di avere la mentalità per calarsi in questa categoria."

Lucarelli ha poi parlato del suo legame speciale con Salerno, rivelando episodi significativi: "Il mio esordio tra i professionisti è avvenuto proprio a Salerno. Inizialmente dovevo venire nell’anno della retrocessione dalla Serie A alla Serie B per lavorare con Zeman, ma alla fine  arrivò Cadregari e andai al Lecce. Il mio sogno era essere allenato dal boemo. Molto tempo dopo il ds Pagni cercò di convincermi a fare l’ultimo anno da calciatore in C2, ma avevo 37 anni e non sentivo più quella passione bruciante. Non volevo venire qui a fine carriera solo per guadagnarmi una pensione calcistica; sarebbe stato irrispettoso verso la piazza".

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 16 ottobre 2025 alle 14:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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