E' Andrea Dini uno dei punti di forza del Catania di mister Toscano. Un portiere affidabile, esperto, che ha iniziato il suo percorso tra i professionisti grazie al ds granata Daniele Faggiano e che ha consentito ai siciliani di fare risultato anche quando - come a Cerignola - le prestazioni sono state negative e i suoi guantoni hanno evitato il peggio. Beniamino dei tifosi, soprattutto dopo il calcio di rigore parato nel match interno col Sorrento, è annunciato come uno dei protagonisti del big match in programma domenica pomeriggio tra gli etnei e la Salernitana, con la sfida nella sfida con il suo ex compagno di squadra Roberto Inglese. Il numero uno rossoblu è stato intervistato dalla nostra redazione:

Cosa è successo in avvio di stagione e il rinnovo di Toscano vi ha responsabilizzato?

"Non c'è nulla che non stava funzionando, la classifica dice che siamo in alto e che i numeri sono buoni. Non parlerei di crisi, ma solo di qualcuno che ha fatto meglio di noi. Noi abbiamo sempre avuto fiducia nel mister, a prescindere dal rinnovo".

Essere, sulla carta, i più forti è un peso o uno stimolo?

"Siamo forti come tante altre squadre di questo girone. Sarà una bella lotta, secondo me il campionato si deciderà alla fine. Noi ci siamo, sappiamo dove vogliamo arrivare e combatteremo giornata dopo giornata. Contro la Salernitana sarà sicuramente una bella partita, ma siamo appena alla decima giornata e il girone C si vince da metà girone di ritorno in poi".

20mila spettatori, sugli spalti sarà spettacolo...

"Quando giochiamo in casa è evidente che abbiamo una spinta in più e questo incide tanto sul rendimento della squadra. E' una componente fondamentale e domenica ci aspettiamo uno stadio pieno. Si lavora tanto per vivere momenti del genere. Tanti anni della mia carriera li ho vissuti al Sud e so quanto calore ci sia, il calcio è vissuto in modo diverso rispetto al Nord perchè c'è un attaccamento diverso alla maglia".

Però sabato alcuni vostri tifosi si sono resi protagonisti di gesti molto gravi...

"Purtroppo sono cose che non fanno parte del calcio e che vanno condannate. In caso di divieto di trasferta sarebbe veramente un peccato, avete visto quanta gente c'era a Giugliano? La spinta in più conta anche in campo esterno, è bello combattere e vincere insieme al nostro popolo".

Casasola, Di Tacchio e Cicerelli a Salerno hanno vinto un campionato. Sentono la gara più delle altre?

"Tutti hanno parlato bene di Salerno. Non è una piazza in cui ho giocato, ma mi hanno raccontato di quanto sia bello vincere in una città del genere. Sarà una bella sfida da giocare, ovviamente noi vogliamo vincere".

Inglese non sarà accolto in modo affettuoso...

"Non so cosa succederà, sono scelte delle tifoserie. Per me conta l'uomo, so che è stato un professionista esemplare. Mi è capitato in passato di giocare in qualche piazza da ex e di essere fischiato e dispiace, ma fa parte del gioco e lo dobbiamo accettare".

Chi vince il campionato?

"A livello generale vedo società che hanno investito tanto, compresa ovviamente la nostra. Il tasso qualitativo è alto e sarà tosta prevalere per il primo posto. Vedo tante squadre che possono arrivare fino in fondo. Occorrerà essere costanti giornata dopo giornata, da marzo-aprile in poi i punti peseranno il doppio. E occhio alle sfide contro chi lotta per non retrocedere. A volte determinano più di quelle contro le blasonate".

Che rapporto ha con Faggiano?

"Il direttore rappresenta tanto nel mio percorso calcistico, mi ha preso a 16 anni dai dilettanti portandomi al Parma in B. E' come un padre, ha dato il via alla mia carriera e gli devo molto. C'è un rapporto bellissimo e lo saluterò con affetto e stima. Ma lì ci sono anche altri amici con cui è nata un'amicizia anche fuori dal campo. Poi naturalmente ognuno darà il massimo per la propria squadra. Sarà una bella sfida e non vediamo l'ora di affrontare la Salernitana. Dopo penseremo al Benevento".

Sezione: News / Data: Mer 15 ottobre 2025 alle 16:30 / Fonte: La Città
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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