Dopo due sconfitte consecutive, la Salernitana torna a smuovere la classifica strappando un punto contro il Sassuolo che serve più per l'umore che per la classifica. Un 2-2 che alimenta qualche rimpianto, considerando che i granata erano andati sul doppio vantaggio, ma che rappresenta un risultato giusto alla luce di quanto visto in partita. Guillermo Ochoa è stato, ancora una volta, il migliore in campo per i granata e si è reso protagonista di una serie di interventi prodigiosi che hanno tenuto a galla gli uomini di Inzaghi. Il messicano ha incassato due reti, ma ne ha evitate almeno altre cinque, dati che certificano non solo il valore assoluto del numero uno granata ma anche e soprattutto l'estrema fragilità del pacchetto arretrato granata. 

La Salernitana non mantiene la porta inviolata addirittura dal successo interno sull'Atalanta dello scorso 13 maggio, un'eternità. La difesa è rimasta sostanzialmente la stessa che lo scorso anno ha incassato ben 62 reti, numeri che ne avevano fatto la terza peggiore del passato torneo. Nessun rinforzo in estate per il pacchetto arretrato granata, se non il riscatto di Pirola, anche venerdì sera il migliore lì dietro. Il problema è, però, l'intera fase difensiva, che coinvolge anche i centrocampisti: se Daniliuc è sembrato un pesce fuor d'acqua dirottato sulla corsia laterale, è pur vero che Bohinen e Coulibaly non hanno saputo fornire il giusto filtro in mezzo al campo. Va, insomma, registrato più di qualcosa, perché la Salernitana viaggia all'imbarazzante media di due gol incassati a partita. 

Non tutto, però, è stato da buttare al Mapei Stadium, dove per lo meno si è rivista una squadra combattiva e agguerrita fin dai primi minuti. Tra le note liete anche la prima gioia in Serie A  per Ikwuemesi, che si è ripetuto dopo la prova maiuscola in Coppa Italia. I granata hanno un bisogno assoluto di trovare altre soluzioni gol a parte il solito Dia, a segno anche a Reggio Emilia e ripresosi dai mal di pancia. Positiva anche la prova dell'altra scommessa estiva, quel Tchaouna che ha saputo dimostrare buone doti tecniche nelle ultime uscite e può rappresentare una vera scoperta. 

Segnali di una timida ripresa, ma che non possono bastare Ancora troppo compassato, però, il centrocampo, con Bohinen autore di una prova scialba e Maggiore sempre più involuto. E' in mezzo al campo che la squadra di Inzaghi sta soffrendo tanto l'avversario e a gennaio urgono rinforzi nella zona nevralgica del campo. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 12 novembre 2023 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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