"Salve, buongiorno. Sono di Mercatello e vorrei acquistare un biglietto per la partita di sabato". "Prego, si accomodi, chi c'è dopo?", "Buongiorno, vengo da Pontecagnano e ho sottoscritto anche la tessera del tifoso". "Mi dispiace, non possiamo stamparle il tagliando". Eh già, quei pericolosi "criminali" della provincia, quelli che ogni settimana viaggiano in giro per l'Italia con pericolosissime armi come sciarpe e bandieri animati dalla voglia di cantare per la squadra del cuore. Sembra una barzelletta, è la triste realtà. Ma siamo in Italia, quel paese in cui se si votasse governerebbe chi ha discriminato il Sud a più riprese. Ma questa è un'altra storia. Juve Stabia-Salernitana ha perso già il sapore del derby, contraddistinto da un'attesa febbrile e dalla voglia matta di "sfottere" l'avversario per novanta minuti. Doveva essere la sfida tra "finti napoletani" e "pisciaiuoli", è diventata invece la sagra dello scaricabarile che sottintende l'incapacità, nel 2019, di garantire l'ordine pubblico se qualcuno arriva con mezzi propri da Agropoli piuttosto che da Nocera Inferiore. In attesa di capire perchè si consenta di utilizzare stadi inadeguati in una categoria importante come la B, possiamo certificare ufficialmente il fallimento della tessera del tifoso, quella schedatura forzata che ha arginato la piaga della violenza soltanto perchè gli spalti si sono svuotati.

In un calcio ricco di contraddizioni e di problemi, con partite truccate, arbitri non all'altezza, società che falliscono, impianti obsoleti e settori giovanili in disarmo, ancora una volta si individua negli ultras la causa di ogni male dimenticando che è proprio la passione popolare a consentire a questo pallone sgonfio da tempo di rotolare ancora senza sprofondare nel baratro. La Questura di Napoli potrebbe ripensarci, ma la frittata è fatta e nulla cancellerà questa bruttissima pagina di sport. I supporters della Salernitana hanno mostrato all'intera Italia sportiva di essere civili, appassionati, calorosi, sempre pronti ad abbinare tifo e solidarietà. Un esempio da seguire a livello nazionale. La speranza, a questo punto, è che nella sfida di ritorno si adottino gli stessi provvedimenti, con biglietto per la curva Nord dai 20 euro in su. A Castellammare ci saranno sicuramente tante persone perbene (in città, ovviamente, non i lazzaroni della provincia), ma è tempo di utilizzare lo stesso modus operandi per tutti. Intanto la Salernitana, in una sfida fondamentale, non avrà la spinta del dodicesimo uomo che tante volte ha fatto la differenza. Anche così si falsano campionati che perdono sempre più credibilità. 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 21 novembre 2019 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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