Prima degli anni cinquanta, mentre da più parti facevano notare come la Salernitana non avesse alcun simbolo identificativo, qualcuno tentò di porre rimedio. Qualche artista, negli anni quaranta, disegnò un falchetto in una celebre immagine con tutti i giocatori della Salernitana del 1947 e altre figure rilevanti del club, e fu un'opera consegnata alla società. Anche in Serie A 1947-48 la Salernitana, non aveva comunque alcun vero simbolo che potesse identificarla in maniera chiara, come invece altre squadre avevano, anche perché quel falchetto non ebbe molto successo. Di conseguenza, questo "problema" si portò avanti ancora per un anno, fin quando non si ebbe il cambio del logo. Se nel logo precedente vi era raffigurato un semplice pallone, nel logo del 1949 disegnato dal pittore Gabriele D'Alma, venne per la prima volta raffigurato un ippocampo. L'ippocampo, simbolo dell'antica e rinomata Scuola Medica Salernitana venne trasferito dal professore e artista D'Alma alla Salernitana, e questa intuizione divenne un grande successo, in quanto come noto i tifosi granata si riconoscono appieno nel cavalluccio marino.

Sezione: L'Approfondimento / Data: Mer 23 marzo 2016 alle 17:00
Autore: Matteo Di Palma
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