La Salernitana continua a lavorare con la solita concentrazione ed abnegazione nell'irreale situazione di non avere, al momento, una partita da preparare né un avversario da affrontare. Mister Marino e lo staff tecnico hanno in queste strane giornate l'arduo compito di tenere la testa dei calciatori sul campo, mentre la società e lo staff di legali del club campano affilano le armi e si preparano a dare battaglia per tutelare la Bersagliera e per tornare protagonisti dopo tre anni, allorquando si conquistò a colpi di carte bollate la possibilità di rigiocare contro Venezia e Udinese. La Salernitana è, però, in questi giorni così difficili destinataria di tante manifestazioni di solidarietà che provengono dal mondo del calcio e, finanche, da piazze tradizionalmente rivali dal punto di vista sportivo, come Castellammare di Stabia e Napoli.

Esponenti della società stabiese e media partenopei hanno sottolineato come il club caro al patron Iervolino abbia finito per essere la vittima sacrificale di un sistema di potere che ha deciso di riscrivere il finale di una stagione sovvertendo quanto il campo, unico giudice legittimo, aveva sentenziato. Tanta compattezza attorno alla Bersagliera e tanta unità nell'ambiente salernitano stesso non si registrava da anni a codesti livelli e da una vicenda di cui si sarebbe voluto fare sicuramente a meno potrebbe nascere una svolta in positivo, dopo quella di degno negativo arrivata a via Allende subito dopo la festa di piazza della Concordia nella primavera 2023. In attesa che i protagonisti tornino ad essere sul rettangolo verde i calciatori granata, al momento la vetrina migliore spetta alla società, la quale , dopo tanti meritati strali, si è guadagnata nuovamente consensi ed applausi del popolo salernitano.

Un bravo va al patron Iervolino, all' ad Milan e all'entourage societario attorno alla proprietà perché questo che sta andando attualmente in scena all'ombra dell' Arechi è un vero riavvicinamento alla piazza ed alla città, molto più  che altre sterili operazioni mediatiche proposte in due anni terribili come non mai. Era ora di offrire una reazione convinta di fronte a ingiustizie e vessazioni ulteriori e soprattutto di avere un moto di orgoglio e di ribellione nei confronti di chi gioca irrispettosamente con gli investimenti della governance e, soprattutto, con i sentimenti di una tifoseria intera. L' auspicio è che tutto ciò non sia una parentesi ma una vera ripartenza dopo uno strano e poco comprensibile letargo e che a prescindere da tutto si possa mettere un punto al passato e riprendere i fili di un discorso che fu così seduttivo per il popolo granata a suo tempo.

Sezione: News / Data: Ven 23 maggio 2025 alle 23:37
Autore: Raffaella Sergio
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