Una giustizia sportiva che fa acqua da tutte le parti, regolamenti non rispettati o male interpretati a seconda della convenienza. Un playout, quello tra Salernitana e Frosinone sospeso nonostante la classifica dica chiaramente che sono quelle le squadre classificate al quartultimo e quintultimo posto. Il Brescia è stato deferito ben tre giorni dopo la data programmata per la gara d'andata dello spareggio e ad oggi non è ancora stata colpita da nessuna penalizzazione. La classifica dice ancora che le ultime tre sono Cosenza, Cittadella e Sampdoria, retrocesse quindi in Serie C.

Eppure non si gioca Salernitana-Frosinone. I granata hanno quindi fatto ricorso al Collegio di Garanzia contro il provvedimento della Lega che ha rinviato il playout. Non è stato accolto ma i granata non si arrendono e andranno quindi al Tar. Era successa una cosa simile anche nel 2019, le ultime tre della graduatoria e quindi retrocesse furono Foggia, Padova e Carpi.

Poco prima dello spareggio tra Salernitana e Venezia, il Palermo venne retrocesso all'ultimo posto. La prima conseguenza fu che il playout venne annullato, con i siciliani come quarta retrocessa in Serie C. Dopo un mese fu deciso però che lo spareggio andava giocato, i granata si salvarono e i lagunari retrocessero in terza serie.

Dopo un paio di giorno arrivò però la sentenza definitiva dei rosanero che con i punti di penalizzazione terminarono comunque dietro il Venezia, salvandoli quindi e retrocedendo come quarta squadra. Questa volta, per motivi ancora sconosciuti (!!!) si è deciso di cambiare tutto e annullare un playout già deciso per farne giocare probabilmente un altro. La Salernitana ovviamente non è d'accordo e ha alzato la voce, come società, come tifoseria e anche come città, pronta a far valere i propri diritti in tutte le sedi, a cominciare dall'assemblea di Lega di oggi e proseguire poi con il Tar

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 23 maggio 2025 alle 13:00
Autore: Lorenzo Portanova
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