Ieri mattina, come noto, la Salernitana ha preso parte all'assemblea di Lega B, rappresentata dall'amministratore delegato Maurizio Milan che, in questa settimana, si è mosso in ogni direzione a tutela del club e della tifoseria confrontandosi di continuo con il patron Danilo Iervolino e con il pool di legali che sta seguendo da vicino la vicenda.

Stando a quanto raccolto, la società ha deciso di inoltrare un nuovo ricorso al CONI, con integrazioni specifiche e la certezza che la sezione "iscrizioni e ammissioni" sia competente in materia e possa entrare nel merito dopo il rigetto del primo ricorso dichiarato "inammissibile". In base all'esito del reclamo si deciderà se rivolgersi al Tribunale Federale o, più probabilmente, al TAR, in attesa ovviamente che arrivi la decisione sul Brescia che potrebbe essere ufficializzata il 29 maggio. Si va, come noto, verso un -4 da scontare nella stagione sportiva in corso e un'ulteriore penalizzazione nel campionato successivo e della stessa entità.

Ma cosa contesta la Salernitana? Milan e il club non hanno gradito che Bedin abbia preso la decisione 24 ore. Ricordiamo sempre che, da Statuto, il presidente di Lega ha la facoltà di prendere decisioni anche senza consultare l'assemblea, ma che le società interessate possono impugnare il provvedimento soprattutto se - come in questo caso - non c'è stato un confronto nemmeno con il Consiglio di Lega.

Il nocciolo della questione è questo: Bedin poteva rinviare la partita, teoricamente anche 24 ore prima, ma indicando una nuova data e un nuovo orario, come riportato dall'articolo 27 comma due dello Statuto. Il rinvio "a data da destinarsi" di cui si parla nel comunicato non è previsto da nessun regolamento. E lascia perplessi, appunto, che nella circostanza Bedin abbia agito da solo mentre - ad esempio- nel giorno della morte del Papa ci siano stati addirittura due momenti diverse per decidere collegialmente e a maggioranza.

C'è poi una seconda contestazione: come si può sospendere una partita senza che il Brescia sia stato ufficialmente diffidato, per di più su una segnalazione arrivata in netto ritardo rispetto a documentazioni già in possesso delle autorità competenti e che da settimane erano a conoscenza delle difficoltà del club biancazzurro? Milan, garbato ma molto chiaro e perentorio, ha ribadito infine che il sistema rischia di essere scarsamente credibile e che la Salernitana abbia subito un danno anche di natura economica, con sponsor che avevano investito sull'evento e la macchina organizzativa bloccata improvvisamente con 30mila biglietti venduti e un clima di confusione all'interno della squadra.

Bedin, ovviamente, ha replicato laconicamente ritenendo di aver agito nel rispetto delle leggi. E non poteva essere altrimenti. E ora cosa accadrà? Lunedi Consiglio Federale, dopo il quale la Lega B "minaccia" di comunicare le date degli spareggi senza nemmeno attendere l'esito del ricorso da parte del Brescia. In quel caso proprio il Brescia, lette le motivazioni, potrebbe impugnare la sentenza e rivolgersi d'urgenza al TAR per chiedere il blocco dei playoff. Alcune società avrebbero detto a Bedin che sarebbe invece opera di buonsenso attendere almeno il secondo grado di giudizio, con tempi che si allungherebbero di una decina di giorni.

La Salernitana, comunque, a breve potrebbe incontrare i calciatori provando a spingere le varie componenti a entrare nell'ottica di un doppia fida ch quasi certamente si farà, salvo clamorosi ribaltoni in sede giudiziaria ad oggi difficilmente prevedibili. Iervolino, al momento, preferisce non rilasciare dichiarazioni ufficiali, ma è arrabbiato, amareggiato e, allo stesso tempo, vicino ai calciatori. Anche il patron sposa l'appello di Milan affinché nel match di ritorno tutti vadano allo stadio.

E che succede se si gioca Salernitana-Sampdoria e, un mese dopo, il Brescia vince una causa che, tra appelli e ricorsi, potrebbe andare avanti per tutta l'estate? In quel caso la Salernitana, che per una questione di principio e di tutela verso i tifosi proseguirà comunque sotto traccia anche se dovesse salvarsi sul campo, si rivolgerebbe al TAR, ritenendo siano stati disputati i playout con l'avversario...sbagliato. Le NOIF prevedono una B a 22, ma ad oggi il parere sarebbe stato sfavorevole. 

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 24 maggio 2025 alle 11:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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