Se oggi la tifoseria salernitana è ammirata, amata, rispettata e conosciuta in tutto il mondo, buona parte del merito è di quei tantissimi ultras che, negli anni passati, hanno saputo costruire una mentalità condivisa tale da far innamorare le nuove generazioni e da trasmettere un valore fondamentale come il senso d'appartenenza. Quante volte, ascoltando i racconti dei tifosi con i capelli bianchi, vediamo sincera commozione nel narrare non le gesta del calciatore o le strategie vincenti dell'allenatore, ma le scenografie, la passione, l'entusiasmo e il tifo travolgente di un pubblico che faceva la differenza per davvero e che non legava mai la propria presenza alla classifica, alla categoria o al colpo di mercato. Fiore all'occhiello della curva del Vestuti e poi dell'Arechi è stata sicuramente la Granata South Force, capitanata da personaggi che sono stati anzitutto un esempio di vita prima ancora che di tifo e di passione per il calcio. Oggi, nonostante si siano sciolti nel 2012, si festeggia simbolicamente il loro quarantesimo anniversario e in tantissimi hanno preso d'assalto i social network e i siti internet a tema Salernitana per raccontare aneddoti riferiti ad un periodo magico, forse irripetibile, in cui il sentimento per la squadra di calcio era un qualcosa di viscerale, impossibile da raccontare a parole. "Una stella unificò, una folgore illuminò. Il resto è storia che viene raccontata ancora oggi: eternamente GSF" si legge sulla pagina facebook ufficiale, laddove è costante e commovente il ricordo di Carmine Rinaldi che fu leader della curva venuto a mancare tragicamente e troppo presto. La nostra redazione si unisce agli auguri e abbraccia idealmente tutti gli ultras e i salernitani che hanno scritto pagine indelebili di storia portando in giro per l'Italia, a testa alta, il nome di Salerno costituendo la vera forza della nostra amatissima Bersagliera. 

Sezione: Tifo granata / Data: Lun 26 settembre 2022 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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