Rimonta da sogno in un Arechi da applausi. Ma non si può sempre andare in svantaggio: si rifletta sul modulo

In altri tempi saremmo partiti dall'analisi tattica e tecnica di una partita che ha visto la Salernitana raccogliere più di quanto meritato e soffrire molto nella prima frazione di gioco. Proprio perchè invece siamo i primi ad essere felici quando arriva una vittoria, vogliamo raccontare ciò che ci ha emozionato in un serata già significativa per il popolo granata. Nel giorno che segna la caduta rovinosa del Catania sul campo del Cosenza (quello espugnato dalla Salernitana due settimane fa), la Bersagliera va sotto in casa dopo 10 minuti, ma la ribalta grazie ad un secondo tempo di grande cuore e carattere, giocato all'arrembaggio e con qualche trama di gioco che gratifica anche il tecnico Raffaele.

Inglese, dopo un'ora negativa, si è riscattato e ha segnato la terza rete in quattro gare ufficiali. Capomaggio ha confermato di essere un centrocampista con il vizio del gol, servito da un Villa che ha fatto molto bene sacrificandosi stoicamente anche quando era ko per crampi. Donnarumma, criticato in modo ingeneroso dai soliti esperti del web, ha risposto presente con almeno tre interventi importanti e con il rigore neutralizzato a Santini al 90 sotto la curva Sud.

E proprio sui tifosi vogliamo soffermarci. Dalla A alla C, eppure lo zoccolo duro è sempre lo stesso: quasi 13mila spettatori, 5300 abbonati, un coro incessante soprattutto in situazione di svantaggio e un ruolo chiave nella rimonta della Salernitana. Uno spot per il calcio e un messaggio a chi, a questo popolo profondamente innamorato, ha vietato le trasferte per 4 mesi. Costoro guardino le immagini televisive: ammireranno uno spettacolo da brividi e forse si renderanno conto di aver calcato un po' troppo la mano. 

Ovviamente ci sono anche le note dolenti, per nulla mascherati da 9 punti conquistati in tre partite tutto sommato abbordabili e che, fossero finite in parità, non avrebbero fatto gridare allo scandalo. Raffaele deve capire che il suo 3-5-2, fatto di aggressione, presenza nella metà campo avversaria, gioco d'anticipo, partecipazione dei braccetti alla manovra, inserimenti delle mezzali e sovrapposizioni degli esterni è inattuabile se si schiera una formazione fisica come questa. Non è un caso che le cose siano migliorate quanto sono entrati elementi rapidi come Cabianca e Knezovic, con Inglese affiancato da un centravanti puro e l'intuizione Quirini mezzala che ha consentito di evitare le ripartenze. Per le peculiarità della rosa sembra che proprio il 3-5-2 sia il modulo meno adatto per fare un certo tipo di calcio. E il secondo tempo di oggi lo conferma.

E poi i gol subiti. Ok il carattere e le rimonte emozionanti, ma non si può pensare che andare sotto non sia grave e che si ribalterà sempre la situazione. La fase difensiva continua a non dare sicurezze, senza Donnarumma staremmo parlando di un pareggio in casa contro un avversario organizzatissimo, di categoria, ma tecnicamente assai inferiore. Il Coppolaro visto oggi e nel recente passato non può essere titolare e Varone, che è buon giocatore, non può perdere lucidità in impostazione perchè deve correre per quattro vista la lentezza dei compagni di reparto. Ad ogni modo, però, prendiamoci i 9 punti sperando che l'entusiasmo ritrovato e la possibiilità di essere primi da soli mercoledì aiuti a correggere gli errori senza cullarsi sugli allori dopo appena 270 minuti.