La rabbia più grande quando si perdono partite come quella contro l'Audace Cerignola di pochi giorni fa è che si gioca bene almeno per un'ora, poi calando la tensione sul terreno di gioco ed anche per alcune decisioni arbitrali discutibili si rischia il tracollo. Come è avvenuto per la Salernitana che quell'incontro infrasettimanale lo poteva chiudere alla grande migliorando ancora di più il vantaggio in classifica sulle antagoniste, perdendosi poi, anche dopo l'espulsione di Capomaggio, in quello che sarebbe stato un vero e proprio suicidio. Insomma non si può concedere ad avversari (in quel caso il Cerignola) il destro per "pungere" uno, due, tre volte portando a casa l'intera posta in palio.

Giornata storta per i granata? Direi di no anche perchè la squadra stava giocando bene con la spinta di oltre undicimila persone sugli spalti che spingevano la capolista sul terreno di gioco. Il black out c'è stato nel momento in cui, probabilmente, si è pensato che il doppio vantaggio potesse essere mantenuto, forse anche aumentato. Invece è successo l'irreparabile. Espulsione di un leader come Capomaggio per doppia ammonizione, gol quasi subito dei pugliesi per dimezzare lo svantaggio e poi il rigore quasi... regalo del direttore di gara cuneese che ha permesso, appunto, ai pugliesi di arrivare al tanto sospirato pareggio. Insomma il rovescio della medaglia c'è stato dopo il 70esimo minuto, un rovescio anche inaspettato per gli oltre duecento tifosi ospiti che non credevano ai propri occhi. Poi sui titoli di coda della gara la maldestra scivolata di Frascatore ai limiti della sua area e il gol-partita di Cuppone per il Cerignola che ha ribaltato la gara.

Amara la gara per Raffaele, Tascone, lo stesso Capomaggio che nella scorsa stagione erano a Cerignola e che hanno visto vanificati i loro sforzi in una giornata in cui la Salernitana poteva, visto anche il pareggio di Benevento e Catania, aumentare ulteriormente il vantaggio in classifica sulle antagoniste. Mah. Resta la rabbia ma questa è la serie C che è un campionato diverso dagli altri. Ti dà tanto ma spesso e volentieri non ti premia quando lo meriti.

Insomma voltiamo pagina, cerchiamo a Casarano tra qualche giorno di riprenderci con i dovuti interessi i punti lasciati ad un'altra pugliese. Raffaele non si abbatte, sa di avere tra le mani una buona squadra che deve solo migliorare in qualche reparto per poi poter anche spiccare il volo. La tifoseria pur scottata dalla prima sconfitta si è stretta intorno alla squadra incoraggiando i propri beniamini sul terreno di gioco anche dopo il fischio di chiusura della gara contro il Cerignola. Segnali importanti che la dicono lunga su come sia già stata archiviata quella gara persa in quel modo assurdo.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 27 settembre 2025 alle 00:00
Autore: Redazione TS
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